Basilea, 28 luglio 2023 | La Banca WIR chiude il primo semestre del 2023 all’insegna del successo: nei crediti ipotecari e nei depositi della clientela la banca cooperativa 100% svizzera consegue una crescita netta che porta a un totale di bilancio di 6,3 miliardi di franchi, un nuovo record nei quasi 89 anni di storia aziendale. L’utile complessivo è di 11 milioni di franchi. «È un risultato gratificante soprattutto per il fatto che, rispetto ad altri operatori del settore, quando si tratta di condizioni a favore della clientela la Banca WIR continua ad andare controcorrente», dichiara il CEO Bruno Stiegeler al riguardo. «Così, al contrario di quanto avviene secondo la consuetudine del settore finanziario, abbiamo trasferito con coerenza i vari aumenti dei tassi della Banca nazionale svizzera su risparmio e previdenza e inoltre sul fronte dei crediti – sempre in antitesi rispetto al «mainstream» – applichiamo un meccanismo dei tassi molto trasparente e vantaggioso per la clientela».
Ne è un esempio l’introduzione del «conto di risparmio plus» con un ottimo tasso di interesse dell’1,8% in tutta la Svizzera, che a sua volta si riflette nella crescita nei depositi della clientela, saliti del 3,4%, a 4,4 miliardi di franchi. «Con la nostra politica dei tassi teniamo fede alla promessa contenuta nella missione aziendale di offrire condizioni eccellenti per risparmio e previdenza», chiosa Stiegeler. Passando alle attività di bilancio, i crediti ipotecari salgono del 3,8% a 4,6 miliardi di franchi. «Si tratta di una crescita di grande valore qualitativo, basata sulla nostra attenta politica di rischio», spiega il CFO Mathias Thurneysen. Lo si riscontra anche nel mix ponderato di rifinanziamento, composto da depositi della clientela e mutui presso centrali di emissione di obbligazioni fondiarie.
Per quanto concerne le ipoteche del mercato monetario, in occasione del passaggio al tasso d’interesse di riferimento svizzero Saron, nel febbraio 2020 la Banca WIR aveva optato per la massima trasparenza con il metodo di conteggio «Last Reset», in base al quale l’adeguamento del Saron nell’addebito degli interessi avviene in modo posticipato: «All’inizio del trimestre la nostra clientela sa quale tasso di interesse verrà applicato e non corre alcun rischio di addebito con effetto retroattivo», spiega Stiegeler. Oltre alle ottime condizioni sulle offerte di risparmio e previdenza nonché ai maggiori costi di rifinanziamento (ad es. per i mutui presso centrali di emissione di obbligazioni fondiarie), questo si traduce in una consapevole seppure lieve riduzione del risultato netto delle operazioni su interessi del 3,4% a 31,9 milioni di franchi.
La base di capitale della Banca WIR supera di gran lunga, come sempre, i requisiti normativi: misurato in base alle disposizioni in materia di fondi propri stabilite da Basilea III, il coefficiente BRI al 30 giugno si attesta al 15,8% (valore target previsto dalla normativa: 12,2%) e il leverage ratio è all’8,6% (valore target previsto dalla normativa: 3,0%). «La Banca WIR è molto solida e poggia su basi assolutamente sane», riassume Thurneysen.
Anche i finanziatori sono dello stesso parere: malgrado la forte volatilità del mercato, da inizio anno il corso dei buoni di partecipazione è salito del 3,2% a 480 franchi, progresso non ancora conteggiato nella distribuzione dei dividendi di 10.75 franchi per titolo (rendimento 2,2%) approvata dall’assemblea generale di inizio giugno.
Anche VIAC avanza con successo: al 30 giugno, la prima soluzione previdenziale della Svizzera completamente digitale basata su titoli contava circa 82 700 clienti (+4,6% da inizio anno). Il patrimonio gestito («Assets under management») ammonta a 2,6 miliardi di franchi, con un’ulteriore crescita del 19% da inizio anno. «Queste cifre si riflettono sui nostri ricavi anche a lungo termine», afferma Thurneysen. Al contempo la Banca WIR e il team VIAC hanno deciso di espandere ulteriormente questo modello vincente. «Il prossimo anno la piattaforma verrà ampliata al libero risparmio in titoli», anticipa Stiegeler.
I costi di questa operazione si tradurranno anche in maggiori spese per beni e servizi. Altri fattori che spiegano l’incremento di quasi due milioni di franchi (+15%) sono i progetti attuativi legati all’agile sviluppo della strategia, come le soluzioni innovative in materia di valuta complementare, la conseguente modernizzazione del settore IT, tra l’altro abbinata alla realizzazione della strategia cloud, come pure alla decisione di partecipare per la prima volta al Tour de Suisse, in qualità di partner premium, che si è rivelata un grande successo. I maggiori costi del personale si spiegano con l’aumento del 2,5% della massa salariale, annunciato già nel risultato annuale, oltre che con il reclutamento e l’occupazione dei posti vacanti.
Malgrado l’ulteriore calo delle commissioni nel risparmio previdenziale in titoli digitali VIAC e la tortuosità persistente delle attività legate alla valuta complementare WIR, siamo sostanzialmente riusciti a preservare il risultato conseguito con le operazioni in commissione e le prestazioni di servizio. Si è altresì conclusa la graduale riduzione delle posizioni di negoziazione, preannunciata lo scorso anno. «Il risultato complessivo della Banca WIR è oggi più trasparente», spiega Thurneysen a proposito della svolta strategica.
Per il secondo semestre la Banca WIR si aspetta un miglioramento delle operazioni su interessi. In un contesto che si riconferma impegnativo, Stiegeler prevede una buona crescita per l’intero esercizio 2023: «Intendiamo ampliare maggiormente la nostra solida posizione di banca di previdenza e risparmio nonché consolidare l’identità di partner di finanziamento edile e immobiliare».
Dal 1° gennaio 2024 la Banca WIR intende snellire strutture e processi: a partire da tale data nel direttorio ridotto saranno rappresentati i responsabili delle due nuove divisioni, con Alexander Rohrbach (40 anni, Banking Operations) e Andreas Rogler (52 anni, IT & Services). Andranno a integrare il direttorio composto dagli attuali membri Bruno Stiegeler (58 anni, CEO), Matthias Pfeifer (41 anni, Clienti privati e commerciali) e Mathias Thurneysen (38 anni, CFO).
Banca WIR va «controcorrente» e mette a segno una nuova crescita record (PDF)