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La crescita positiva della Banca WIR si traduce in un ottimo risultato semestrale

Nel primo semestre del 2022, in un contesto difficile, la Banca WIR ha registrato un forte aumento degli utili, saliti a 16,7 milioni di franchi grazie sia all’attività operativa che ai ricavi straordinari. All’ottimo risultato operativo hanno contribuito, tra gli altri fattori, una crescita considerevole dei crediti ipotecari e la buona performance delle operazioni su interessi. Con quasi 6 miliardi di franchi, il totale di bilancio ha raggiunto un nuovo record.

Basilea, 29 luglio 2022 | La Banca WIR archivia un primo semestre 2022 di successo: l’utile semestrale di 16,7 milioni di franchi supera di gran lunga il risultato messo a segno nello stesso semestre dell’anno precedente (11 milioni di franchi). «Malgrado le tante avversità del contesto macroeconomico e geopolitico, abbiamo ottenuto un risultato molto soddisfacente», afferma il CEO Bruno Stiegeler guardando ai primi sei mesi dell’anno, contraddistinti dalla guerra in Ucraina, dalla conseguente inflazione derivante dall’aumento dei prezzi delle materie prime e dell’energia nonché dal rialzo dei tassi di interesse di riferimento. «In qualità di banca cooperativa 100 per cento svizzera, siamo riusciti nell’impresa di mantenere l’equilibrio tra un approccio pragmatico-conservativo e l’assunzione mirata di rischi calcolabili.»

Particolarmente degno di nota appare il progresso nel settore dei crediti ipotecari: i 4,4 miliardi di CHF/CHW iscritti a bilancio indicano un aumento del 4,3 per cento nel primo semestre del 2022. «Questa crescita sottolinea come la Banca WIR sia considerata dalla propria clientela una banca attrattiva e competitiva per il finanziamento edilizio, sia in franchi sia nella moneta complementare WIR», prosegue Stiegeler, aggiungendo che lo sviluppo del settore creditizio è stato conseguito nonostante una politica di finanziamento conservativa. «Perseguiamo inoltre una politica di accantonamenti e di rettifiche di valore improntata alla prudenza e alla lungimiranza.»

Se nel primo semestre l’andamento dei depositi della clientela (4,3 miliardi di franchi) è rimasto stabile, il totale di bilancio ha per contro segnato un nuovo record toccando quota 5,99 miliardi di franchi (+0,3 per cento). Ancora una volta la base di capitale della Banca WIR eccede ampiamente i requisiti normativi: se misurato in base alle disposizioni in materia di fondi propri stabilite da Basilea III, il coefficiente BRI al 30 giugno è del 15,4 per cento (valore target previsto dalla regolamentazione: 11,2 per cento) e il leverage ratio è all’8,9 per cento (valore target previsto dalla regolamentazione: 3 per cento). Grazie a una modifica della prassi fiscale, è stato possibile consolidare in modo significativo i fondi propri di base (CET1) della banca. «In altre parole, la Banca WIR è molto solida e poggia su basi assolutamente sane», riassume il CFO Mathias Thurneysen.

La stabilità finanziaria si manifesta anche nella fiducia dimostrata dai finanziatori: nonostante le turbolenze sui mercati, il corso della parte ordinaria (437 franchi) è rimasto invariato da inizio anno. A fine maggio, sulla scia del buon risultato dello stesso periodo dell’anno precedente, l’assemblea generale ha anche approvato la distribuzione di un dividendo maggiore di quasi cinque punti percentuali (rendimento: 2,4 per cento). «Continueremo a fare tutto il possibile affinché i finanziatori siano soddisfatti del proprio investimento», dichiara Stiegeler. Le socie e i soci hanno inoltre approvato una modifica dello statuto nell’intento di modernizzare, semplificare e aprire l’inquadramento dei soci e la struttura del capitale della Banca WIR. In futuro, tutti i clienti potranno diventare soci della Banca WIR. «Questa scelta ci rende più flessibili e verrà attuata entro la fine del 2023», chiosa Stiegeler.

Il risultato operativo è frutto di ottime operazioni su interessi: il risultato lordo da operazioni su interessi è salito di 1,1 milioni, passando a 34,6 milioni di franchi (+3,4 per cento). Malgrado il nervosismo sul fronte dei tassi di interesse, è stato possibile preservare i margini e accrescere i ricavi. A metà giugno, la Banca WIR è stata il primo istituto finanziario operativo su tutto il territorio nazionale ad abbandonare totalmente gli interessi negativi, all’indomani dell’aumento dei tassi d’interesse attuato dalla Banca nazionale svizzera (BNS). «Così facendo abbiamo lanciato un segnale positivo alle PMI», afferma Stiegeler. Il ricavo derivante dalle operazioni in commissione con la moneta complementare WIR è rimasto praticamente invariato – un dato da leggere contestualmente al minore contributo alla rete versato dalle piccole e medie imprese sul fatturato aggiuntivo WIR nello stesso periodo dell’anno precedente, nel pieno della crisi causata dal coronavirus. «Tale importo considerevole nell’ordine di milioni di franchi è andato direttamente a beneficio delle PMI svizzere», precisa Stiegeler.

Le turbolenze sui mercati finanziari si riflettono sul risultato dell’attività di negoziazione: dopo l’utile di 9,8 milioni di franchi conseguito nello stesso periodo dell’anno precedente, a metà del 2022 risulta una minusvalenza di quasi 16,5 milioni di franchi, che tuttavia può essere compensata con lo scioglimento delle riserve per i rischi bancari generali. «La Banca WIR investe tradizionalmente una parte dei suoi mezzi propri in maniera consapevole e sotto tutti gli aspetti nell’ottica di un’ampia diversificazione dei titoli», spiega Thurneysen. «Privilegiamo i titoli elvetici di alta qualità.»

Oltre alla costante disciplina di contenimento dei costi d’esercizio, le rettifiche di valore e gli ammortamenti su immobilizzazioni materiali e valori immateriali hanno registrato una forte riduzione di 1,7 milioni di franchi. Ciò è riconducibile al fatto che i grandi progetti sono stati completamente ammortati. «Naturalmente continuiamo a investire nei temi dell’innovazione e della diversificazione», afferma Stiegeler, come si osserva anche dalle spese generali e amministrative leggermente superiori. Nel primo semestre, la Banca WIR è riuscita a realizzare ricavi straordinari grazie alla vendita di due proprietà immobiliari, che comportavano anche una pressione fiscale decisamente maggiore.

Il migliore esempio di diversificazione della Banca WIR è la prima soluzione previdenziale in titoli completamente digitale lanciata nel 2017: oggi VIAC vanta circa 70 000 clienti, cifra frutto di una crescita dell’11 per cento da inizio anno. Il patrimonio gestito è di 1,9 miliardi di franchi (+7,3 per cento). «La nostra diversificazione fintech ha un effetto a lungo termine sul fronte dei ricavi», spiega Thurneysen.

Per il secondo semestre del 2022 la Banca WIR prevede un risultato solido nonostante il persistere delle incertezze.

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